SNAMI porta in piazza quattro punti per dire basta
- InNews
- 16 ott 2025
1) RUOLO UNICO: LA FINE DELLA MEDICINA GENERALE
Il medico di famiglia sta diventando un semplice ingranaggio amministrativo, dipendente del sistema ma con tutti gli svantaggi della convenzione.
Così si cancella l’autonomia professionale e si spezza il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente da generazioni.
La Medicina Generale non può essere ridotta a una funzione aziendale: è una missione di prossimità, libertà e responsabilità personale verso la comunità.
2) TUTELA DELLA MATERNITÀ E DELLA GENITORIALITÀ: UNA PROFESSIONE UMANA
Essere medico di famiglia significa prendersi cura degli altri, ma serve anche poter conciliare la cura con la propria vita.
Oggi la professione non offre tutele adeguate alla maternità, la paternità e le esigenze familiari.
Chiediamo regole più giuste, congedi reali, sostituzioni garantite e strumenti di flessibilità che permettano ai medici — donne e uomini — di diventare genitori senza rinunciare alla propria vocazione.
È necessario tutelare la genitorialità, la parità di genere e le disabilità, perché una professione sostenibile è una professione che può durare nel tempo.
3) MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE E DI SPECIALIZZAZIONE
Da anni manca una visione formativa e organizzativa per la Medicina Generale.
I corsi regionali restano fermi, senza riconoscimento universitario, senza sbocchi e senza attrattività.
Il risultato? Ambulatori svuotati, medici stanchi, territori scoperti.
È indispensabile una programmazione seria, che investa sulle nuove generazioni e riconosca la Medicina Generale come specializzazione clinica di base del Servizio Sanitario Nazionale.
4) DEBUROCRATIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE SOSTENIBILE
La tecnologia deve essere uno strumento al servizio della cura, non una barriera tra medico e paziente.
Oggi siamo ostaggio di disservizi informatici, codici, referti cartacei e pratiche burocratiche inutili che sottraggono tempo alla visita, all’ascolto e alla prevenzione.
Serve una digitalizzazione intelligente e inter-operabile, non un labirinto burocratico che toglie dignità al lavoro del medico e genera sfiducia nei cittadini.
Ogni firma, ogni presenza, ogni voce conta.
Oggi scegliamo di fermarci per ripartire più forti, più liberi e più vicini ai nostri pazienti.
La Medicina Generale ha bisogno di tutti noi.
Soprattutto di te. Adesso.