Ruolo Unico: Il Disastro Annunciato
- InNews
- 30 giu 2025

Dal 2012 lo SNAMI ha denunciato con fermezza i rischi insiti nell’introduzione del ruolo unico nella medicina generale. Oggi, purtroppo, siamo costretti a constatare quanto avevamo previsto: una medicina territoriale impoverita, svilita, trasformata in macchina burocratica.
Mentre lo SNAMI metteva in guardia, altri sindacati plaudivano a quella che veniva presentata come una grande innovazione. Ora gli stessi cercano di prendere le distanze da un disastro che, invece, è anche loro responsabilità. La verità è sotto gli occhi di tutti: scelte sbagliate e accordi firmati senza visione hanno spinto la medicina generale ai margini, snaturandone il ruolo fondamentale di prossimità, autonomia e centralità per il cittadino.
Lo SNAMI, dopo aver pagato a caro prezzo il coraggio di non firmare un accordo gravemente lesivo – anche in termini di iscritti – ha successivamente sottoscritto i contratti unicamente per poter continuare a sedere ai tavoli regionali e provare, dall’interno, a contrastare le derive imposte a livello nazionale.
Oggi è chiaro: serve un segnale forte. Occorre rimettere mano all’Accordo Collettivo Nazionale e ripensare radicalmente l’organizzazione dell’assistenza territoriale.
Non è più tempo di dibattere tra convenzione e dipendenza. È tempo di ritornare al territorio, di restituire dignità al medico di famiglia, e di offrire una prospettiva professionale seria e sostenibile ai giovani.
I nuovi medici devono trovare una professione libera, rispettata e valorizzata, non un ingranaggio subalterno nel sistema. Una medicina generale che torni a essere ciò per cui è nata: vicina al cittadino, centrale per il sistema sanitario, protagonista del cambiamento.
Lo SNAMI continuerà a battersi, in ogni sede, per una riforma vera, che non affossi la medicina generale, ma la rilanci con coraggio, coerenza e responsabilità.
È il momento di cambiare. Insieme.