Medicina territoriale: difenderla davvero, non svuotarla con riforme inefficaci.SNAMI: “Basta slogan, servono investimenti reali, autonomia e dignità professionale”
- InNews
- 21 lug 2025

Roma, 21 luglio 2025 – La medicina territoriale è il cuore pulsante del Servizio Sanitario Nazionale. Ma per esserlo davvero, deve essere sostenuta con atti concreti, non svuotata con riforme inefficaci e modelli organizzativi fallimentari.
Come SNAMI lo diciamo con chiarezza da tempo: difendere la sanità di prossimità significa rafforzare la presenza dei medici sul territorio, garantire loro strumenti, risorse, autonomia professionale e condizioni di lavoro dignitose.
Le riforme introdotte negli ultimi anni – come Ruolo Unico, AFT e UCCP – non hanno migliorato l’assistenza territoriale: l’hanno resa più frammentata, burocratizzata e distante dalle esigenze reali dei cittadini e dei medici.
Abbiamo già denunciato ad aprile, in una lettera aperta al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e alla Conferenza delle Regioni, il rischio concreto di un “gettonismo del territorio”: un modello precario, costoso e inefficace, simile a quello ospedaliero, che snatura la medicina generale e cancella ogni legame con la continuità di cura.
Oggi, a fronte del progressivo ridimensionamento di strutture e servizi sul territorio – ambulatori svuotati, specialisti ridotti, consultori depotenziati – ribadiamo con forza la necessità di un cambio di rotta radicale.
Chiediamo:
1. La revoca delle riforme che sottraggono il medico di medicina generale al suo ruolo centrale nella comunità
2. Un investimento concreto nella medicina di prossimità, con risorse reali, supporto organizzativo e pieno riconoscimento del ruolo del medico
3. Condizioni di lavoro dignitose e attrattive, che incentivino i giovani colleghi a scegliere questa professione senza essere schiacciati da burocrazia e precarietà
Non accetteremo una medicina territoriale ridotta a slogan o a progettualità astratte. Le Case di Comunità non possono essere una foglia di fico dietro cui nascondere il taglio dei servizi essenziali.
NAMI continuerà a battersi in tutte le sedi istituzionali per una medicina territoriale forte, vera, costruita attorno ai medici e alle persone, non modellata su logiche aziendali o turnistiche.
Il futuro del SSN passa dal territorio. Ma serve una visione politica coraggiosa, coerente e rispettosa della nostra professione.