La tempesta perfetta si evita solo con una decisione immediata: potenziare la continuità assistenziale con incentivazione super-festivo
- InNews
- 24 nov 2025
Roma, 24 novembre 2025
SNAMI ribadisce una preoccupazione che da anni viene ignorata: con l’arrivo delle festività natalizie, il sistema territoriale rischia di trovarsi in una condizione di sofferenza annunciata. Gli ospedali e i Pronto Soccorso lavoreranno con organici ridotti, mentre gli studi dei Medici di Medicina Generale resteranno chiusi nei giorni festivi, come previsto dagli accordi vigenti.
A questo scenario si sovrapporrà la consueta ondata influenzale, che ogni inverno colpisce milioni di cittadini e che aumenta la domanda di assistenza proprio nei giorni in cui il territorio è più fragile.
“Non c’è nulla di imprevisto in ciò che stiamo per vivere – afferma il Presidente nazionale SNAMI, Angelo Testa –. È un copione che si ripete da decenni: fenomeni prevedibili, ciclici, che richiederebbero semplicemente programmazione. E invece si arriva ogni anno all’ultimo minuto, con interventi tampone inefficaci. Questa gestione emergenziale non è più accettabile.”
Testa sottolinea che “Se i Distretti Socio-Sanitari non programmano un potenziamento serio dell’orario durante le festività, è inevitabile che tutto il peso si scarichi sui Pronto Soccorso già allo stremo.”
A confermare la linea del sindacato interviene il Vicepresidente nazionale SNAMI, Fabrizio Valeri, che aggiunge:
“Chiediamo alle Aziende Sanitarie e ai Distretti di prevedere un incremento delle ore della continuità assistenziale nelle fasce in cui gli studi dei Medici di Medicina Generale sono chiusi, attraverso un’adeguata incentivazione del super-festivo, così da garantire una reale copertura assistenziale nei giorni più critici.”
Lo SNAMI rivolge quindi un appello diretto ai Distretti Socio-Sanitari, responsabili dell’organizzazione territoriale:
“Agite subito. Avete gli strumenti, le competenze e l’obbligo organizzativo per programmare un potenziamento della continuità assistenziale durante le festività. Ogni ritardo significa lasciare il territorio scoperto e i cittadini senza protezione.”
“Non intervenire – conclude Testa – significa scegliere consapevolmente di lasciare il sistema senza difese proprio nei giorni più critici dell’anno. Basta improvvisazioni: ora servono decisioni immediate e responsabilità.”