La denuncia di Snami a Doctor 33:Mancano Medici del 118
- InNews
- 02 ago 2018
DOCTOR 33 30 luglio 2018
Mancano medici del 118 e il servizio si svuota. Nel parmense la denuncia di Snami
Nove notti o quattro turni che siano, in questo mese di luglio per alcune "lune" i cittadini parmensi non hanno avuto l'auto medica del 118 per le emergenze nella postazione Cri di San Secondo. E il caso, come riferisce la Gazzetta di Parma, finisce alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti in seguito ad un esposto presentato dallo Snami. Il sindacato con il leader regionale Roberto Pieralli già a fine giugno denunciava come iI servizio di emergenza sanitaria di Parma si stesse interrompendo per mancanza di personale. Subito dopo a San Secondo Parmense, la sospensione del servizio auto medica per carenza di cinque medici, rimpiazzato con le auto mediche di Fidenza, Parma e Colorno. «Il rischio è che per pazienti critici, traumi, rianimazioni cardiopolmonari, interpretazioni ecg, gestione del peri-arresto cardiaco e tante altre problematiche non vi sia la possibilità di essere stabilizzati, portati nella struttura giusta», denuncia Pieralli aDoctor33. Il vulnus si è prodotto in seguito al mancato rispetto delle norme convenzionali ed a forme di reclutamento anomale.
«I medici dell'emergenza in base al dpr 27 marzo 1992 possono essere assunti come dipendenti o convenzionati sotto l'egida dell'accordo di medicina generale, previo corso di idoneità sviluppato tra la convenzione del 2000 e il 2003. La delibera regionale 44/2009 accredita solo strutture che hanno questo tipo di personale, nel 2014 un'intesa regione-sindacati per la stabilizzazione di molti medici del 118 a contratto a tempo determinato ha previsto che ove fossero mancate unità i contratti sarebbero passati a tempo indeterminato, e sarebbero bastati 2 anni di contratto negli ultimi 5 e l'attestazione di un corso avanzato destinato a formare non meno di 40 medici ad edizione. Sempre nel 2014, la delibera 327 della regione ha aperto sì a contratti libero professionali ma per momentanee esigenze di potenziamento del servizio. Stando a quanto ci viene riferito da colleghi, nell'Ausl Parma da oltre 10 anni non registriamo corsi obbligatori per l'emergenza, solo alcune postazioni rispettano il reclutamento ordinario, in altre si prenderebbe il personale medico dalle Onlus, evitando di fatto il processo di selezione pubblica. In questo modo le graduatorie non scorrono, e persino gli enti pensionistici hanno un danno previdenziale, prendendo anziché il 30% (Inps) e il 17% (Enpam) solo il 13% di attività libero professionale (quota B Enpam)».
Si parla anche, nell'esposto, di clima lavorativo insostenibile per i medici che restano e di uso illegittimo degli specializzandi.Antonio Slawitz presidente Snami Parma osserva due fenomeni: «A livello di medici d'emergenza nell'ultimo incontro Regione-Sindacati è stata ribadita una carenza generalizzata. Su tutto il territorio regionale mancherebbero 54 medici e l'Ausl Parmense avrebbe fatto richiesta di quattro nuove unità. Peraltro, colleghi del 118 che hanno scelto altre realtà, mi riferiscono che nella nostra Ausl mancano facilitazioni come corsi di perfezionamento che in Ausl limitrofe sono offerti gratuitamente. Dunque, se in assoluto i medici del 118 sono pochi, nelle loro scelte la presenza di servizi di supporto nei luoghi di destinazione diventa decisiva». L'Ausl Parma replica con il direttore UO emergenza territoriale,Luca Cantadori: a fronte della momentanea carenza di professionisti nell'emergenza rilevata anche in provincia, come nel resto della regione e d'Italia, «abbiamo messo in campo una serie di azioni fin da settembre 2017, con la richiesta alla Regione per le prime due zone carenti da coprire; sono state utilizzate le graduatorie dei medici dell'emergenza-territoriale, ed è stato pubblicato un avviso per il conferimento di incarichi libero professionali a medici che hanno dato la loro disponibilità a coprire alcuni turni. Nonostante questo, nell'immediato e per pochi giorni (quattro turni in luglio), in accordo con la Centrale Operativa 118, è stata definita una rimodulazione straordinaria e temporanea dei turni».