clicca-qui-per-leggere–31-10-2016-comunicato-stampa-nazionale-snami
da DOCTOR 33 del 28 ottobre 2016
Certificati malattia e ricettari Ssn, ospedalieri replicano a Mmg: ci manca personale
Sui certificati Inps, Ricciardelli valuta che ancora molte realtà «sono al 50-60% della potenzialità. Siamo partiti più tardi rispetto alla medicina del territorio e i programmi sono lenti. Da noi a Ferrara non è possibile caricare le generalità del paziente dalla pagina Inps, si carica il modulo e si scrivono i dati anagrafici ex novo, a differenza di quanto avviene per i certificati Inail. In due casi è accaduto anche a me che il tempo per caricare la pagina superasse quanto tollerabile con i pazienti in fila in attesa e ho rinviato l’utente altrove. I medici di famiglia a Ferrara hanno chiesto l’adeguamento informatico al Direttore Sanitario. Tuttavia il tempo che impieghiamo a redigere un certificato è più che sul territorio, ed è sottratto all’assistenza. Per i medici di pronto soccorso i turni sono costituiti da visite di 26′ medi nei ps di I livello e di 28′ nei Dea, ma questi minuti non comprendono il tempo per la certificazione che spesso ben supera i 5′. A fine giornata il carico è tale che richiede mezza unità in più, ma non è prevista negli organici».
Per quanto riguarda le ricette invece i Mmg hanno ragione, «troppo spesso si “consigliano” accertamenti nel referto di ps e non si prescrivono, e lo stesso si verifica nei reparti. Al ps di Ferrara le prescrizioni si fanno sul ricettario Ssr ma a penna. In alcuni reparti si sperimenta la de materializzazione, ma qualche collega “sgarra”, senza scuse, e la cosa ci viene fatta notare. Peraltro, in passato i Mmg non erano valutati sul costo della prescrizione, oggi sì. In realtà nelle nostre corsie la de materializzazione sarebbe un vantaggio, potremmo vedere le notizie sul paziente che i medici di famiglia hanno inserito e avvantaggiarci nei tempi e nei criteri di cura. Abbiamo tutto l’interesse a che il processo si perfezioni e stiamo spingendo anche noi». A che punto siamo? «Da Asl ad Asl le cose cambiano, forse è proprio l’informatica il terreno dove lo stato dovrebbe intervenire per uniformare standard delle singole regioni in sanità».
Bartoletti di Fimmg chiede a chi si vede negata una ricetta Ssn di rivolgersi alla direzione sanitaria? «Se si tratta del comportamento di un singolo ha ragione, la sua indicazione è efficace. Ma il grosso degli afflussi in Ps si verifica in orari in cui il direttore sanitario non c’è, gli uffici sono chiusi, se una ricetta non si può compilare – ma ripeto, ognuno di noi dovrebbe avere il ricettario – non c’è rimedio, al massimo si può invitare il paziente a tornare l’indomani, anche per protestare. Ma domani è un altro giorno e il paziente taglia la testa al toro andando dal suo medico di famiglia, sia per la ricetta sia per il certificato…».
Mauro Miserendino